Amministratore condominiale: chi è e che funzioni svolge?
L’amministratore di condominio ha il compito di gestire il condominio e dell’esecuzione delle decisioni assembleari.
Inoltre, si occupa sia della manutenzione ordinaria, sia degli incarichi di carattere esecutivo e amministrativo (come: l’attuazione delle delibere, gli adempimenti fiscali e tributari).
QUALI SONO I COMPITI DELL'AMMINISTRATORE CONDOMINIALE?
Ai sensi dell'articolo 1130 c.c., l'amministratore condominiale deve:
- eseguire le deliberazioni dell'assemblea dei condomini e curare l'osservanza del regolamento di condominio;
- disciplinare l'uso delle cose comuni e la prestazione dei servizi nell'interesse comune, in modo che ne sia assicurato il miglior godimento a tutti i condomini;
- riscuotere i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell'edificio e per l'esercizio dei servizi comuni;
- compiere gli atti conservativi dei diritti inerenti alle parti comuni dell'edificio;
- eseguire gli adempimenti fiscali;
- curare il registro dell’anagrafe condominiale contenente le generalità dei singoli proprietari e affittuari, comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, nonché ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza delle parti comuni dell'edificio;
- curare il registro dei verbali delle assemblee, del registro di nomina e revoca dell'amministratore e del registro di contabilità;
- conservare la documentazione inerente alla propria gestione riferibile sia al rapporto con i condomini sia allo stato tecnico-amministrativo dell'edificio e del condominio;
- fornire al condomino che ne faccia richiesta attestazione relativa allo stato dei pagamenti degli oneri condominiali e delle eventuali liti in corso;
- redigere il rendiconto condominiale annuale della gestione e convocare l'assemblea per la relativa approvazione entro centottanta giorni.
QUANTO E' IL COMPENSO DI UN AMMINISTRATORE CONDOMINIALE?
Non esistono tariffari nazionali in merito al compenso degli amministratori condominiali.
La media nazionale di 8 euro per unità immobiliare, prendendo in considerazione un condominio da 20 unità immobiliari, il compenso mensile sarà di 160 euro(tasse e oneri vari esclusi).
Prendendo in considerazione il sito dell’A.N.AMM.I Associazione Nazional-europea Amministratori d’Immobili, per 20 unità immobiliari con riscaldamento centralizzato, portiere, due assemblee straordinarie e una di spesa per lavori straordinari in un anno pari a 5.160 euro, il compenso mensile è fissato sui 220 euro (11 euro per unità immobiliare).
Questo vuol dire che se l’amministratore gestisce 20 condomini da 220 euro al mese, la retribuzione mensile sarà pari a 4.400 euro(tasse escluse).
CHI PAGA L'AMMINISTRATORE CONDOMINIALE?
Secondo quanto stabilito dall'art. 1118 del c.c., l'amministratore addebiterà le spese esclusivamente ai proprietari, in questi casi:
- Depositi cauzionali per erogazione di servizi comuni (come: illuminazione, forza motrice, gas, acqua);
- Assicurazione dello stabile e degli impianti;
- Spese amministrative, telefoniche, cancelleria, copisteria;
- Spese postali invio preventivi e consuntivi;
- Eventuali affitto sala per assemblee condominiali;
- Compenso dell’amministratore di condominio;
- Tassa (Tosap) per occupazione temporanea di suolo pubblico;
- Tassa Passi Carrabili.
Mentre, le spese che si addebiteranno agli inquilini, sono:
- Copie documenti richiesti dall’inquilino e altre spese amministrative sostenute su richiesta del conduttore;
- Spese per assemblee straordinarie convocate per iniziativa degli inquilini.
L’AMMINISTRATORE DEL CONDOMINIO E' OBBLIGATORIO?
In base alla legge, un condominio deve avere obbligatoriamente un amministratore quando ci sono più di 8 condomini.
La nomina dell’amministratore può essere:
- volontaria, quando i condomini, in assemblea condominiale ne eleggono uno;
- giudiziale, su ricorso di uno dei condomini in caso di disaccordo.
Per saperne di più ti consigliamo di leggere questa risorsa.
IN QUALI CASI SI REVOCA IL COMPITO DI AMMINISTRATORE CONDOMINIALE DEL PROPRIO RUOLO?
La revoca dell’amministratore può essere decisa dall’assemblea in qualsiasi momento. La revoca può avvenire con giusta causa o senza:
- per giusta causa, ovvero quando i condomini convocano l’assemblea per revocare l’amministratore che, nel caso non ha aperto un conto corrente condominiale o non abbia commesso gravi irregolarità fiscali;
- senza giusta causa, ovvero senza motivi particolari, poiché il rapporto tra amministratore e condomini si fonda sulla fiducia; perciò il suo venire meno, legittima la revoca.
COME POSSO CONTATTARE UN AMMINISTRATORE CONDOMINIALE?
Su Quotalo puoi confrontare diversi amministratori condominiali, puoi chiedere preventivi per la gestione annuale del tuo condominio e in breve tempo potrai trovare l’amministratore che stavi cercando.
Compilando il nostro formulario puoi trovare il professionista più adatto a te.